Editoria Tradizionale e Digitale
L'editoria universitaria e le nuove tecnologie
Il mercato editoriale universitario si sta progressivamente trasformando:
- a) diminuiscono gli studenti iscritti alle facoltà;
- b) i corsi sono sempre più specifici, quindi aumento di numero mentre diminuiscono gli studenti per corso;
- c) in molte materie è crescente la necessità di aggiornamento continuo degli insegnamenti.
Perciò le tirature dei libri adottati tendono a calare, fino a scendere, in certi casi, sotto le 50 unità.
Le nuove tecnologie di stampa e di comunicazione introducono strumenti adatti alle rinnovate esigenze dell'editoria:
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stampa digitale: grazie a questi macchinari (praticamente delle grosse stampanti laser) vengono eliminati una serie di costi fissi, tipici della stampa tipo-litografica; infatti non è più necessario creare le pellicole, le lastre e l'"avviamento in macchina", in quanto il dato da stampare passa direttamente dal computer alla stampante.
Venendo meno questi costi fissi, in pratica la produzione di ogni copia genera soltanto costi variabili, per cui stampare 1, 100 o 1.000 copie porta ad un costo-copia teoricamente identico. Bisogna però ricordare che anche fra queste stampanti ci sono delle differenze sostanziali, per cui alcune possono essere adatte alle bassissime tirature (da 1 a 50 copie), altre per le medie tirature (dalle 300 alle 1.000 copie); oltre le 1.000 copie torna ad essere competitiva la stampa tradizionale. -
e-book, Internet: dall'introduzione dei personal computer, tutto ciò che deve essere stampato viene impostato elettronicamente, utilizzando i programmi comunemente definiti di desktop publishing. Ogni programma ha sviluppato un suo sistema di descrizione della pagina da stampare, per cui, nel tempo, è nata l'esigenza di poter trasferire i dati digitali fra diverse piattafore, senza dover avere ogni programma. La software-house leader di questo settore, Adobe, ha inventato un programma (Acrobat) che permette proprio il trasferimento delle pagine (in formato digitale) fra diverse piattaforme senza dover avere ogni software. I files così creati sono gli ormai famosi pdf (portable document format).
Il pdf, da un primo uso per il mercato professionale, ha assunto sempre più importanza per il semplice trasferimento di interi documenti o libri: nasce così l'e-book, o libro elettronico, leggibile e stampabile da qualsiasi pc (o meglio, da qualsiasi pc che abbia Acrobat Reader, il software, distribuito gratuitamente da Adobe, per la lettura e la stampa dei pdf).
Con la sempre maggiore diffusione degli accessi a Internet, anche la possibilità di distribuire un pdf è aumentata enormemente; questa possibilità apre nuove prospettive commerciali per il mercato editoriale: praticamente è possibile vendere un libro in tempo reale (in verità si vende un libro elettronico, quindi non il libro tradizionale).
Secondo quanto riportato nei precedenti punti, per l'editoria universitaria si aprono quindi nuove prospettive:
- a) diventa possibile editare anche i titoli che hanno un mercato molto ristretto;
- b) non è più necessario fare grandi tirature, ma si può stampare quasi just in time, evitando così costose scorte di magazzino;
- c) il libro potenzialmente non sarà mai "esaurito";
- d) se, come sta già avvenendo negli Stati Uniti, i centri di stampa digitale si diffonderanno anche in Italia, l'editore non dovrà più spedire il libro "fisico", bensì gli basterà trasmettere il pdf al centro stampa più vicino alla destinazione;
- e) chi ha interesse al libro anche solo in forma digitale potrà tranquillamente acquistarlo sul sito dell'editore;
- f) il libro può subire delle modifiche (correzioni, aggiustamenti, ampliamenti) senza che questo comporti costi fissi aggiuntivi o rischi di invenduto;
- g) diventa potenzialmente possibile creare un libro mettendo assieme parti di libri diversi.
Il percorso di creazione e distribuzione del libro potrebbe essere così riassunto:
Per ulteriori informazioni scrivi a info@bonomoeditore.com